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Comprensione di lettura_ Perché quella dei minori è un’età a rischio
Attività di lettura
In questa attività leggerai un articolo in cui si parla dei comportamenti a rischio dei giovani. Leggi il testo e rispondi alle domande scegliendo fra le opzioni a, b, c. Per ogni domanda c’è una sola risposta corretta.
Esempio: 0. Secondo gli esperti, l’adolescenza comporta dei rischi perché è il momento in cui ...
- ci si ribella contro l’autorità rappresentata dai genitori.
- si inizia a prendere delle responsabilità. X
- le relazioni sociali assumono una grande importanza.
Perché quella dei minori è un’età a rischio

Molti comportamenti a rischio, in particolare quelli che emergono nel corso della preadolescenza e dell’adolescenza, sono stati spesso collegati con il passaggio del minore dall’infanzia all’età adulta. La letteratura ha individuato nell’assunzione di responsabilità (e nei rischi connessi) una delle fasi cruciali che determinano la crescita di bambini e ragazzi. Un passaggio che deve essere accompagnato dalla società per evitare che abbia conseguenze negative, per il minore stesso e per gli altri. Infatti, il ruolo della comunità educante, che non comprende solo la scuola ma anche le famiglie, le istituzioni, i presidi sociali ed educativi presenti sul territorio, è proprio quello di supportare bambini e ragazzi nel proprio percorso di crescita.
La mancanza di questi punti di riferimento può favorire comportamenti a rischio, che possono essere di tanti tipi. Tra quelli che più di frequente sorgono nell’adolescenza e nella pre-adolescenza possiamo citare l’uso di alcol, tabacco e droghe, ma anche i disturbi dell’alimentazione o i comportamenti sessuali a rischio. Fenomeni di cui negli ultimi decenni è stato spesso testimoniato un progressivo abbassamento dell’età.
L’uso di droghe tra i giovani
Sulle tossicodipendenze la relazione annuale al parlamento del dipartimento della presidenza del consiglio preposto indica come circa uno studente su 4 tra 15 e 19 anni abbia assunto sostanze psicoattive illegali nel 2019.
Negli ultimi anni il trend ha visto sostanzialmente stabili i consumi di molte droghe. Tra le sostanze maggiormente utilizzate almeno una volta nella vita prevalgono cannabis, nuove sostanze psicoattive. Calano sensibilmente anche i consumi, almeno una volta nella vita, di stimolanti e allucinogeni (-1,3 punti) e di cocaina (-0,9 punti).
Il consumo di alcol tra i giovani
I comportamenti a rischio possono tradursi anche nell'uso di sostanze non illegali. Basti pensare a tutti i rischi connessi all'abuso di alcol tra i più giovani. Un aspetto spesso sottovalutato, anche se, molto dannoso per la salute.
Le linee guida nazionali in materia di salute raccomandano un consumo di alcol pari a 0 fino a 18 anni. Qualunque livello di consumo interferisce sul regolare e sano sviluppo cerebrale nel giovane e per la relativa immaturità del sistema di metabolizzazione dell’alcol.
Negli ultimi anni il consumo di alcol tra i minori ha segnato una contrazione. Nella fascia 11-17, il consumo di bevande alcoliche almeno una volta all'anno è passato da riguardare il 28,1% dei ragazzi nel 2009 al 18,5% attuale.
Il fenomeno del binge drinking
Accanto a questo tipo di consumo, è importante monitorare il fenomeno del binge drinking. Un'espressione generalmente tradotta come "abbuffate alcoliche" che consiste nell'ingestione di forti quantitativi di alcol in poco tempo, fino alla totale perdita di controllo.
Tale modalità di consumo, in particolare, oltre a comportare un grande rischio per la salute, può essere associata, in alcuni casi, alla commissione di reati e atti violenti.
È un fenomeno più frequente nei paesi ad alto reddito, rispetto agli altri. Con una prevalenza soprattutto maschile: in Italia ad esempio raggiunge il 37,1% tra i ragazzi e l'8,2% tra le ragazze.
Bewertungsmethode: Bester Versuch